Cos'è un sottoblog? Un blog in un blog. In questo si parla di come non arrestare l'evoluzione della specie.

4 gennaio 2015

Nachricht für Mama - Diario dalla Germania

Vorrei cogliere l'occasione per dire a mia madre che dal 20 al 22 Gennaio non tornerò a casa a dormire perché sarò in letto tedesco o lussemburghese. Per sua tranquillità devo aggiungere che non è periodo di esami universitari. Mi dispiace, ma il biglietto costava troppo poco per non prenderlo.

Ti voglio bene mamma.

AGGIORNAMENTO DEL 08/01

Siccome - ahimè - dalla vita non si può avere tutto il mio viaggio è stato ridimensionato eliminando purtroppo la tappa in Lussemburgo.

Nachricht für Mama

Appena tornato dalla Germania, due appunti come di consueto. Appena sceso dall'aeroporto mi ha investito una folata fredda, intorno era tutto innevato e il clima era in pieno stile Potenza. Prendiamolo come un modo gentile di farmi sentire a casa magari. Sono arrivato a Francoforte a notte inoltrata e sono andato dritto a dormire, complessivamente ho impiegato circa otto ore di viaggio per raggiungerla. Il mattino successivo sono arrivato a piedi al centro, città viva, piena di gente per strada. Piacevole. Il Meno, il fiume che l'attraversa, nottetempo offre una bellissima inquadratura dei grattacieli illuminati, "americana" la definirei. La gente scorre ma non ha proprio la faccia della felicità a dirla tutta. Francoforte è la prima città fra quelle che ho visitato in cui una volta versata nel boccale la birra diventa sempre più fredda man mano che passano i minuti, tale la temperatura. Città natale di Goethe (non ho visitato la sua casa comunque, abbiamo un brutto rapporto io e lui). Solo una domanda: come si fa a cantare in una lingua come il tedesco? Molte belle ragazze, questo sì.

Da subito si conferma il dubbio che avevo: di Francoforte la guerra non ha lasciato nulla.

Apro una parentesi sul Römerberg, la piazza del municipio. 

Leggo che nel XVI secolo avrebbe avuto la fama d'esser la più bella piazza del Sacro Romano Impero. Il centro storico oggi è ridotto a questa sola piazza (nemmeno così grande) e per di più il mio sospetto è che anche la popolazione se ne sia dimenticata, pur rimanendo l'angolo più bello della città. Dico questo perché la vita in città è altrove, il passeggio serale altrove e quella piazza diventa un pittoresco set fotografico per cinesi e nulla di più. Lo dimostra più di ogni altra cosa la mancanza di illuminazione artificiale notturna, incredibile. Un mausoleo a quello ch'è stato e ad una memoria da non rivangare per non rischiare di diventare tristi. D'altronde è anche questo che fa la guerra (immagino), fa perdere la memoria. Al di là di questa piazza e di qualche sparuta chiesa non c'è nulla che non sia più vecchio di mia nonna in giro per la città. Mi ha ricordato Rotterdam e i motivi per cui non mi era piaciuta e per questo motivo Francoforte non mi ha dato nessuna rivelazione, dico la verità. Sono molto contento di esserci stato, ma non sono tornato diverso.
Questa è una tragedia, subito dopo le umane perdite v'è la terribile tragedia d'aver perso bellezza, in tutta Europa. Ricostruire poi è stato come mettere una pezza che tale rimane. A Francoforte, tale il nulla che è avanzato, sembra che la guerra non ci sia stata mai. Non so se mi spiego.

Ho visitato lo Zoo che ho scoperto essere fra i più grandi d'Europa, questa cosa ha sollevato in me vari problemi di etica ma ho voluto farlo comunque. Sono stato occhi negli occhi con una tigre, fenomenale.


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